Sangalli (Confcommercio): “Caro energia inarrestabile. Andiamo incontro a una mite recessione”

2022-09-16T10:24:58+02:0016 Settembre 2022 - 10:24|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – Dopo un primo semestre positivo, al di là di ogni aspettativa e previsione, l’economia italiana potrebbe subire rallentamenti nell’ultima parte del 2022. Pesano le tensioni registrate sui mercati energetici e delle materie prime, attraversati da turbolenze che potrebbero causare un ulteriore rialzo del tasso inflattivo. A delineare questo scenario è l’analisi congiunturale autunnale elaborata dall’ufficio studi di Confcommercio. Secondo le stime, l’ultimo trimestre 2022 vedrà un moderato peggioramento congiunturale. Il Pil dovrebbe chiudersi a +3%, causando un trascinamento negativo per il 2023 con un ritorno a un’assenza di crescita.

“Nonostante crisi gravissime a livello internazionale, l’Italia ha reagito bene. Ma il caro energia inarrestabile rende più concreti i rischi di recessione. Una recessione probabilmente contenuta, ma pur sempre penalizzante”, commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, al Sole 24 Ore. “Ecco perché, in raccordo con l’Europa, bisogna mettere in campo con la massima urgenza interventi strutturali per superare l’emergenza energetica, contenere l’inflazione ed evitare il pericolo recessione”

L’analisi di Confocommercio registra inoltre un atteggiamento più prudente da parte delle famiglie italiane a fronte di una crescita dei prezzi che continua a essere accentuata per alcune spese obbligate, come energia e beni alimentari. A settembre, secondo le rilevazioni, i prezzi al consumo toccheranno il picco massimo del 9,2% su base annua dall’8,4% di agosto, per poi calare al 5% nel 2023.

 

 

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