• Ue, agricoltori in piazza in Francia e in Polonia contro il trattato con il Mercosur

La rettrice della Sapienza declina l’invito a entrare nella giunta di Coldiretti

2024-07-24T12:54:17+02:0024 Luglio 2024 - 11:58|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – L’annuncio è stato dato dal segretario generale Vincenzo Gesmundo all’assemblea di venerdì 19 luglio: Antonella Polimeni, rettrice dell’Università Sapienza di Roma, entra nella giunta di Coldiretti. In effetti, già il 24 giugno era arrivato il via libera da parte del Senato accademico, e Coldiretti aveva pure modificato lo statuto per permettere l’ingresso in giunta di soggetti esterni al mondo agricolo. Dunque tutto era pronto per l’ufficializzazione. Ma dopo l’annuncio alcuni osservatori, in particolare il Foglio, hanno fatto notare diverse criticità: Polimeni è infatti professoressa del settore scientifico Malattie odontostomatologiche e autrice di numerose pubblicazioni e manuali nel settore odontoioatrico; è anche titolare del brevetto ‘Adesivo dentale antimicrobico a base grafene’ del 2016, depositato in Usa nel 2018. Non proprio temi e materie affini a Coldiretti, a dirla tutta.

Ma c’è di più: abbracciando la causa dell’associazione gialloverde, avrebbe fatto fatica a condividere le critiche all’Efsa di Gesmundo: “Andremo anche a manifestare contro l’Efsa, di proprietà della Ue, che dovrebbe regolare queste cose [i cibi artificiali, ndr]. Ma noi abbiamo l’impressione che l’Efsa sia più impegnata nel non disturbare la Bayer che produce il glifosate o i vari soggetti in visita lì, le grandi major americane, che vogliono arrivare a tutti i costi al cibo artificiale cellulare”. Tra l’altro esiste il network scientifico Sapienza-Efsa, con all’interno un’autorevole professoressa dell’ateneo, Alessandra Gentili. Difficile, come rettrice, mantenere un equilibrio tra due posizioni così distanti.

La campagna del Foglio ha prodotto risultati in tempi brevissimi: oggi il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha scritto al quotidiano per comunicare il passo indietro di Polimeni: “Nonostante la proposta sia stata autorizzata dal Senato accademico dell’Ateneo, vista la campagna strumentale in atto e poiché il nome e l’immagine della Sapienza sono prioritari rispetto ad ogni altra considerazione… ritengo per questioni di opportunità e tutela dell’istituzione che rappresento di declinare l’invito”, fa sapere la professoressa. Così commenta il quotidiano: “Evidentemente, alla Sapienza qualcuno deve aver spiegato alla brava rettrice che ricadute avrebbe avuto sulla reputazione dell’università accettare quel ruolo”.

Torna in cima