Milano – Nel nostro Paese è iniziata da pochi giorni la raccolta delle mele, il frutto più presente sulle tavole nazionali. Secondo un’analisi di Coldiretti sui dati di Prognosfruit, la produzione è stimata in circa 2,1 miliardi di chili, in calo dell’1% rispetto al 2023.
In particolare, come riporta Askanews, sul raccolto dell’anno corrente pesano le gelate primaverili: si stimano cali del 7% in Trentino e del 9% in Alto Adige. Al contrario, in Piemonte – seconda regione per produzione – si registra un aumento dell’8% nella provincia di Alessandria, superando i 29.245 quintali dello scorso anno (dati Istat). Tre le mele più presenti sulle tavole degli italiani, sono previsti in calo i raccolti di Golden Delicious (-10%) e Gala (-11%). E sono in calo anche le mele bio (-6%), che rappresentano il 7% del raccolto totale nazionale.
Nell’Ue, dove quest’anno si produrranno 10,2 miliardi di chili di mele, in calo dell’11% rispetto alla scorsa stagione, l’Italia è il secondo maggior produttore dietro la Polonia (-20%) e davanti a Francia e Germania. Nel settore melicolo, ,’Italia vanta sei denominazioni di origine riconosciute dall’Ue: Mela Val di Non Dop, Mela Alto Adige Igp, Mela del Trentino Igp, Melannurca Campana Igp, Mela Valtellina Igp, Mela Rossa Cuneo Igp.
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