Parigi (Francia) – Prima fiera internazionale per Stefano Giubertoni, nuovo direttore di Clai entrato in carica a luglio. Sial è stata l’occasione per rilasciare una bella intervista a Salumi&Consumi, che verrà pubblicata sul prossimo numero. Ecco alcuni estratti. “L’impatto con il mondo Clai è stato eccellente. L’azienda ha una storia molto rara, dove a essere soci sono non solo allevatori e conferitori, ma anche i dipendenti. Questo genera un senso di appartenenza unico”. Sugli obiettivi di Clai per il prossimo futuro, dichiara: “Oggi siamo una federazione di business di successo: gli allevamenti, la carne, i salumi, i negozi… Dobbiamo diventare un gruppo alimentare integrato, capace di sfruttare le sinergie interne”. In merito alle strategie di comunicazione, Giubertoni spiega: “Abbiamo diversi obiettivi in mente. Il principale è quello di disintermediare la comunicazione, arrivando direttamente al consumatore finale”. Aggiunge poi sullo scenario di mercato: “Sono un fautore del libero mercato e non un ‘creazionista’. Se questa situazione crea una selezione darwiniana che favorisce solo le aziende sane, forti e robuste, potrebbe essere un bene per il mercato del futuro”. Per quel che riguarda la scelta di Clai di affidare dopo 35 anni la direzione a un esterno, sia per provenienza geografica che di settore, il manager commenta: “Clai ha sempre dimostrato di avere scarpe grosse e cervello fine, nel senso di attaccamento al territorio e pensiero rivolto al futuro. L’ha dimostrato anche in questo caso: nel passaggio che vogliamo vivere da leader territoriale a player sempre più nazionale, l’apertura a competenze esterne è positiva e necessaria”.
In foto: lo stand di Clai a Sial; a sinistra Stefano Giubertoni.