Bruxelles (Belgio) – Il Cile ha ratificato, pochi giorni fa, un accordo commerciale con l’Unione Europea, noto come Ita, firmato nel dicembre 2023. Secondo le autorità di Bruxelles, grazie a esso gli agricoltori europei potranno accedere più facilmente al mercato cileno, dove si trovano 20 milioni di consumatori.
Per quanto riguarda i prodotti cileni esportati in Europa, l’intesa prescrive, come riporta il quotidiano Italia Oggi, 162 liste tariffarie (riguardanti, tra gli altri, formaggi, latticini, oli vegetali e alimenti con zucchero) che saranno liberalizzate entro sette anni. A queste si aggiungono altre 34 liste (riguardanti cereali e alcuni oli vegetali) che decadono immediatamente. Rimangono esclusi dalla liberalizzazione alcuni tipi di frutta e verdura, l’olio d’oliva, lo zucchero e la carne. Per quest’ultima, in particolare, si passa dall’attuale aumento annuale automatico dei Trq (Tariff Rate Quota) a nuove Trq stabili. Il Cile, da parte sua, liberalizza il commercio di prodotti lattiero caseari e preparazioni alimentari made in Ue. Un capitolo dell’intesa riguarda i prodotti a Indicazione geografica. 216 Ig agroalimentari Ue e 18 cilene saranno protette in Cile. Queste si aggiungono alle 1.745 Ig di vini e alle 257 Ig di liquori e vini aromatizzati già tutelate in virtù di un accordo precedente.
Ricordiamo che, recentemente, l’Unione Europea ha siglato un accordo con il Mercosur, che ha fatto molto discutere (leggi qui). Intanto è in attesa di ratifica, questa volta da parte dell’Ue, un altro trattato con il Cile, denominato Afa, che sostituirebbe Ita, con intese su politica, cooperazione e investimenti.