Di Luigi Rubinelli
Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia, è amareggiato per l’attacco subito da Essere Animali (qui il commento di Angelo Frigerio) che ha personalizzato, mettendo la sua foto nel loro sito, la polemica sul welfare animale. Ma nella conferenza stampa di chiusura dell’anno (termina adesso) è un fiume in piena per raccontare cosa sta facendo Lidl e soprattutto cosa farà.
Come sono andati il 2024 e i primi mesi del 2025
Il 2024 è stato un anno particolare, spiega Massimiliano Silvestri. “Da gennaio a luglio abbiamo vissuto la deflazione, oltre le stime che avevamo fatto. Dopo luglio abbiamo fatto una importante campagna, molto aggressiva, sui prezzi e la loro riduzione per aumentare i volumi di vendita e rendere il punto di vendita Lidl più conveniente. I mesi di gennaio e febbraio 2025 hanno visto un leggero aumento dell’inflazione compresa fra l’1,5 e l’1,8% da tenete presente soprattutto perché il Governo ha confermato l’aumento del Pil all’1%”.
Il discount non scricchiola, almeno quello di Lidl
“Il discount non scricchiola come ha annunciato qualcuno”, dice Silvestri, “almeno il nostro, ha i piedi ben piantati per terra, basta vedere le vendite sia del food sia del non food (84mila pezzi a 400 euro?). Siamo un discount a tutti gli effetti e non vogliamo copiare il concept di nessuno, i cambiamenti che i negozi stanno svolgendo, sono farina del nostro sacco. Di certo però, proprio perché siamo discount e non supermercati, non inseriremo i banchi a servizio della gastronomia o della carne o del pesce. La struttura delle vendite è e rimarrà a self service. L’assortimento totale, food più non food, è di 3.500 referenze. Stiamo potenziando il vegano, il proteico, ma anche l’italianità, per questo stiamo ragionando con Coldiretti per rafforzare questo posizionamento e anche l’assortimento. Stiamo ragionando anche sulla regionalità dei prodotti, per fare questo ci faremo aiutare da piccoli e grandi produttori dell’Industria di marca e non solo”.
Il potenziamento dei Cedi
In Sardegna sarà potenziato il Cedi di Assemini (Ca), sarà raddoppiato il Cedi di Biandrate (No), sarà chiuso quello preesistente, ci sarà un nuovo Cedi in Sicilia, probabilmente a Palermo, sarà raddoppiato anche il Cedi di Molfetta (Bari): tutto questo per evitare rotture di stock con gli ampliamenti della rete e avere più efficienza e efficacia sugli scaffali e ovviamente più performance. Un Cedi ha un costo che può variare da 100 a 150 mio di euro. Alcune volte si può utilizzare anche l’affitto di spazi di terzi fino a quando non si trova la soluzione di proprietà.
L’ampliamento della rete, i cambiamenti nei negozi
Il 27 febbraio Lidl ha aperto 5 pdv contemporaneamente.
Sono previste 49 aperture nel 2025, nuovi bacini, nuove opportunità, obiettivo principale sono le aree 3 e 4 Nielsen, le grandi città. L’obiettivo è raggiungere i 1.000 pdv nel 2030. Silvestri dice di avere nel cassetto già 100 contratti immobiliari per raggiungere l’obiettivo. Nei prossimi tre anni saranno investiti 1,5 mld di euro. Oltre alle nuove aperture sono possibili anche acquisizioni, come è già avvenuto a Milano con Carrefour. Abbiamo colloqui con diverse società e imprenditori.
E’ stato aperto a Matera in Basilicata il 1° pdv, presto seguirà il secondo.
Solo nel 2025 saranno spesi 400 mio di investimento per ampliamento rete dei pdv, ristrutturazioni e potenziamento della rete logistica. 50 mio solo per le etichette elettroniche, tutti i negozi ne sono dotati, poi casse a self service, per il momento sono 150 i negozi che le hanno ristrutturate e ampliate ma entro breve tutta la rete ne avrà a disposizione. Entro breve, ancora, sarà possibile il self scanning con carta Lidl Plus e il cellulare. E poi, da sottolineare, è la fine anche delle casse barriera, con il nastro trasportatore lungo e con il lineare soprastante stipato di prodotti.
Il cambiamento del layout e dei display
Sta cambiando il layout e il display della carne (bianca e rossa) e del pesce, sta abbandonando i pozzetti per ospitare queste categorie negli armadi verticali refrigerati chiusi, rimangono i pozzetti per le offerte. È stato rivisto il layout e i display dell’ortofrutta: i cassoni dell’ortofrutta sono stati inclinati di 20°, la rete di Lidl Italia è stata la prima a farlo e adesso la stessa scelta viene replicata in tutta Europa.
Il ruolo della carta fedeltà
“La carta di fedeltà Lidl Plus sta trasmigrando il volantino da cartaceo a virtuale, con buoni risultati e buoni risparmi sui costi. La carta ci dà una buona visibilità sui consumi e la loro evoluzione, sia a livello generale sia a livello di singolo cliente al quale inviare coupon mirati, anche qui aumenta l’efficacia e l’efficienza”, conclude Silvestri.