Di Luigi Rubinelli
Il 25 marzo di quest’anno abbiamo commentato in maniera critica un’operazione di marketing non usuale di Tigros (leggi qui). Era un 3×2, apparentemente su tutto l’assortimento. Effettivamente sull’affissione stradale non erano riportati i reparti e le categorie esenti dalla promozione. Lo faceva invece il sito e soprattutto il volantino messo nelle caselle dei palazzi o delle villette della zona. Da qui il nostro giudizio: “Diciamoci la verità: la pubblicità stradale è fuorviante (ingannevole) non dice che ci sono categorie esenti dal 3×2, e già questo potrebbe bastare per dire: non si fanno certe cose”.
Cosa sta facendo Tigros
Tigros da realtà locale è n diventata un’insegna di riferimento nel Nord Italia, è cresciuta del +174% in otto anni, come dicono le analisi di Mediobanca puntando su due pilastri: fiducia nell’approccio al consumatore e nell’assortimento.
Con che strategia lo sta facendo?
- Convenienza: le Mdd, marche del distributore, sono riposizionate di continuo, prezzi più bassi nei freschi, promozioni selezionate
- Qualità: lavorazioni interne al negozio nei reparti strategici panetteria-pasticceria, carne, edizioni limitate, valorizzazione del prodotto in molti modi (leggi qui).
In pratica: poche cose, fatte bene. E i risultati sono ben accetti da tutta la retail community.
Il nostro giudizio
A giudizio di Alimentando la strategia adottata da Tigros è perfetta, a cominciare dal reparto ortofrutta, dove l’insegna parla in modo eclatante e diverso dal solito di salute e di stili di vita alimentari, come si vede dalla fotografia qui sopra.
Allora riproponiamo la domanda: ma un’azienda e un’insegna così accorta e moderna ha bisogno di speculare sulle parole, o meglio, di posporre le indicazioni che non trovano posto nell’affissione al volantino o al sito on line?
Date voi un giudizio.