Porto Mantovano (Mn) – La Lumpy Skin Disease (LSD), nota anche come dermatite nodulare contagiosa bovina, ha raggiunto la Lombardia. A cinque giorni dalla prima diagnosi nell’allevamento sardo di Orani, a Nuoro (leggi qui), il Bollettino epidemiologico nazionale veterinario segnala un nuovo focolaio nel comune sardo di Orotelli e un terzo in un allevamento di Porto Mantovano, in provincia di Mantova.
La malattia, classificata come di Categoria A dall’Ue, impone l’immediata attivazione di misure di eradicazione. La Regione ha istituito una zona di protezione di 20 km e una di sorveglianza di 50 km. Stop, dunque, a movimentazioni, mentre controlli clinici obbligatori e tracciamenti epidemiologici sono già in corso. Il Ministero della Salute ha richiesto l’intervento del team di emergenza veterinaria europeo (Euvet), mentre si valuta la vaccinazione straordinaria dei bovini nelle aree a rischio. Il virus non è pericoloso per l’uomo, ma comporta gravi danni economici alla filiera lattiero-casearia e della carne.
L’indagine epidemiologica ipotizza che la diffusione del patogeno sia avvenuta tramite insetti ematofagi portati dai venti dall’Africa settentrionale, ma non si escludono altre vie. Sotto la lente ci sono le movimentazioni di animali fra Sardegna, Mantova e Cremona avvenute nelle ultime settimane.