Bruxelles (Belgio) – Nebulosi i contenuti dell’accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea, raggiunto domenica scorsa. Anche se l’intesa non è vincolante giuridicamente, risultano infatti delle discrepanze tra le note informative presentate ieri mattina dalla Casa Bianca e dalla Commissione Europea. Le differenze tra i testi pubblicati riguardano gli accordi raggiunti sulla normativa su acciaio e alluminio e la web tax, ma anche sugli standard sanitari e fitosanitari per i prodotti agricoli e alimentari.
Si legge in particolare sulla nota della Casa Bianca: “The United States and the European Union intend to work together to address non-tariff barriers affecting trade in food and agricultural products, including streamlining requirements for sanitary certificates for U.S. pork and dairy products”, “gli Stati Uniti e l’Unione Europea intendono collaborare per affrontare le barriere non tariffarie su prodotti agricoli e alimentari, inclusa la semplificazione dei requisiti sanitari per prodotti lattiero caseari americani e suini”.
La nota Ue, invece, non fa alcun riferimento alla semplificazione dei certificati sanitari richiesti. Menziona più genericamente una “cooperazione sulle norme automobilistiche e sulle misure sanitarie e fitosanitarie (Sps), e facilitando il riconoscimento reciproco delle valutazioni della conformità in altri settori industriali”.
Repubblica, comunque, fa sapere che entro venerdì verrà pubblicata una dichiarazione formale congiunta che renderà vincolante l’accordo e bloccherà dunque i dazi al 30% che altrimenti sarebbero scattati a partire dal 1° agosto.