Oltre al prezzo percepito (come nei discount) il supermercato può lavorare sul valore percepito. Il caso di due Esselunga e il visual

2025-10-30T17:19:08+01:003 Novembre 2025 - 08:30|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , , , , |

Di Luigi Rubinelli

Diverse ricerche di mercato mettono in rilievo che il cliente, per scegliere dove acquistare la spesa, mette al primo posto il valore che il supermercato esprime, oltre alla convenienza. Siamo d’accordo, non è vero?

Il valore è prodotto da scelte macro e da scelte micro.

Ne analizziamo due in particolare:

  • l’uso degli specchi nei lineari refrigerati dell’ortofrutta,
  • le informazioni a scaffale anche su spazi ridotti.

 

 

L’uso degli specchi negli scaffali refrigerati

Molti retailer sono d’accordo, altri no, lo sappiamo, ma secondo noi con un buon planogramma alla mano (cioè scegliendo le referenze giuste) si riescono a rendere effetti importanti.

  • Gli specchi rimandano l’immagine dei prodotti sottostanti.
  • Se ben allineati e scelti i prodotti appaiono un moltiplicatore dello spazio, soprattutto verso l’alto.
  • Unica controindicazione: le scritte nel pack fisico che vengono capovolti dallo specchio e diventano illeggibili.

Questa soluzione è stata vista nel supermercato di Bolzano.

 

 

Le informazioni a scaffale

Il caso che vi proponiamo mette in evidenza le informazioni in una serie di scaffali refrigerati.

  • Ovviamente bisogna calibrare bene corpi e caratteri e colori e ovviamente le parole che esprimono una possibile preferenza.
  • Insieme queste singole informazioni contribuiscono a formare un racconto sulla qualità del prodotto e sull’assortimento della categoria.
  • Aiutano nella scelta e contribuiscono a creare valore.

Questa soluzione è stata vista nel supermercato di Forlì.

 

Il punto di vista di Alimentando

Ci asteniamo da giudizi anche se, personalmente, le soluzioni siano suggestive. Bisognerebbe però vedere il contributo che danno al fatturato, difficile da individuare.

Torna in cima