Bruxelles (Belgio) – I membri della Commissione agricoltura e sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo hanno approvato gli emendamenti al cosiddetto ‘Pacchetto Vino’, presentato dalla Commissione europea il 28 marzo 2025 per dare seguito alle raccomandazioni del Gruppo ad alto livello sulla politica vitivinicola. Il voto in plenaria, atteso verso la metà di novembre, darà il via al negoziato finale tra Parlamento, Consiglio e Commissione (Trilogo) volto a definire il testo definitivo del regolamento.
Il pacchetto legislativo modifica il Regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (Ocm), il Regolamento sui piani strategici della Pac e il Regolamento sui prodotti vinicoli aromatizzati. Di seguito le principali modifiche proposte, come evidenziato in una nota pubblicata dalla Commissione:
1) Etichettatura
Il termine ‘alcohol-free’, accompagnato dall’indicazione 0,0%, potrà essere utilizzato se il titolo alcolometrico del prodotto non supera lo 0,05% in volume. I prodotti con un contenuto alcolico pari o superiore allo 0,5% e almeno il 30% inferiore rispetto al titolo alcolometrico tipico della loro categoria dovranno invece essere etichettati come prodotti con ‘reduced alcohol’.
2) Pagamenti più flessibili per i produttori
Gli eurodeputati chiedono che i viticoltori possano piantare o reimpiantare viti delle varietà di uve da vino autorizzate dagli Stati membri per un anno aggiuntivo rispetto al periodo di autorizzazione, in caso di forza maggiore o circostanze eccezionali, come disastri naturali o epidemie fitosanitarie.
Per garantire condizioni di parità tra i viticoltori dei diversi Stati membri, gli eurodeputati vogliono includere tra le misure di gestione delle crisi – finanziabili con fondi settoriali dell’Ue – gli interventi volti a rimuovere l’eccesso di vino dal mercato, come l’estirpazione dei vigneti, la distillazione di crisi o la vendemmia verde.
Allo stesso tempo, il tetto nazionale dei pagamenti per la distillazione di crisi e la vendemmia verde dovrebbe essere fissato al 30% (rispetto al 20% proposto dalla Commissione) dei fondi complessivamente disponibili per ciascuno Stato membro.
La relazione adottata introduce inoltre la possibilità di trasferire i fondi non utilizzati per gli interventi settoriali nel settore vitivinicolo da un anno all’altro.
3) Azione immediata in caso di perturbazioni improvvise del mercato
Per affrontare o prevenire perturbazioni di mercato che si verificano in modo rapido o inatteso, come forti aumenti o cali dei prezzi, gli eurodeputati vogliono conferire alla Commissione europea strumenti per agire immediatamente. Ad esempio, la Commissione potrebbe modificare o sospendere le importazioni oppure introdurre uno schema temporaneo di riduzione volontaria della produzione, precisano gli eurodeputati.
4) Tutela dei vini a indicazione geografica
Per proteggere i vini a denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp), gli Stati membri dovrebbero poter vietare il reimpianto di viti destinate alla produzione di vini privi di tali designazioni dopo l’estirpazione nelle aree idonee alla produzione di vini Dop o Igp. Tuttavia, i vigneti classificati come ‘eroici’ – caratterizzati da condizioni di coltivazione eccezionalmente difficili dovute a fattori ambientali e strutturali – dovrebbero essere esentati da tale divieto.