Shanghai (Cina) – Il 2025 segna i 20 anni di presenza continuativa del Gruppo BolognaFiere in Cina. È stato il primo gruppo fieristico italiano a scommettere sulla Cina e uno dei primi in Europa, ricorda il Sole 24 Ore. Ad oggi, la filiale cinese genera ricavi per 30 milioni di euro i dipendenti del Gruppo nel Paese del Dragone sono 80 (BolognaFiere conta, in tutto, 800 dipendenti e ha un fatturato di 274 milioni). In Cina, tra le manifestazioni principali firmate BolognaFiere spiccano Marca (per il settore private label) e in contemporanea Zoomark (pet economy), Cosmoprof (industria cosmetica), ma anche la Fiera del libro per ragazzi.
“BolognaFiere o è nel mondo o non è”, sottolinea Antonio Bruzzone, Ad di BolognaFiere, al quotidiano di Confindustria. “Siamo nati con una forte vocazione internazionale e sulla scorta di contatti e relazioni continuiamo a inserire nuovi saloni. Oggi la nostra società ha tre case: Bologna, l’Asia e gli Usa”.
Ma non c’è solo la Cina nei piani di sviluppo futuri di BolognaFiere. “Lanceremo l’anno prossimo a Ho Chi Minh (Vietnam) un primo appuntamento dedicato al vino, Wine Experience (approfondisci qui), poi quello pensato per il design, con Design Experience”, spiega al Sole 24 Ore Bruzzone. Anche l’India è al centro dell’espansione del Gruppo. A Mumbai – dove quattro anni fa la società ha aperto una sede – proprio in questi giorni si sta svolgendo Cosmoprof Mumbai. Sia in India che in Vietnam, conferma Bruzzone, sono in fase di valutazione nuove acquisizioni.
