Trento – Due prodotti tradizionali della salumeria trentina, come mortandela e luganega, non saranno più presidi Slow Food, almeno per il momento. Come riportato da L’Adige, la decisione è stata presa perché, in alcuni casi, la carne utilizzata per la produzione di questi insaccati viene acquistata al di fuori dei confini provinciali, mentre il disciplinare del presidio prevede che si utilizzi solamente materia prima locale. “Purtroppo la disponibilità di suini sul nostro territorio è limitata a tre piccoli allevamenti che complessivamente, su base annua, hanno la capacità di coprire solo una settimana di produzione di salumi”, spiega Loris Largher, presidente del Consorzio Trentinosalumi. “Il nostro Consorzio è sempre alla ricerca di nuovi allevatori locali da inserire nel progetto Origine Garantita (un articolato sistema di qualità varato qualche anno fa, ndr), con l’ambizione che un giorno questi possano essere veramente i nostri principali, se non unici, fornitori”.
Mortandela e luganega perdono il presidio Slow Food
RepartoGrafico2016-08-24T13:10:31+02:0023 Agosto 2016 - 09:46|Categorie: Salumi|Tag: Loris Largher, luganega, mortandela, slow food, Trentinosalumi|
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