Cagliari – E’ partito i primi giorni di agosto il pegno rotativo, rivolto ai produttori di pecorino, messo a punto da Regione Sardegna, Banca Intesa, Banco di Sardegna e Banca di Arborea. Si tratta di uno strumento finanziario per cui le scorte di pecorino romano Dop con almeno cinque anni di stagionatura diventano una garanzia per le banche nel ricontrattare i prestiti in scadenza o chiederne di nuovi. Una misura – in attuazione del decreto del ministero delle Politiche agricole del 26 luglio 2016 – volta a migliorare la stabilità del settore e a una programmazione che eviti le eccessive sovrapproduzioni e l’effetto negativo delle oscillazioni del prezzo. “Con la chiusura di operazioni per 16 milioni di euro da parte del Banco di Sardegna decolla definitivamente lo strumento del pegno rotativo, al cui perfezionamento abbiamo lavorato a lungo negli scorsi mesi”, ha spiegato l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci. “Siamo una delle prime regioni in Italia, facendo così un importantissimo passo avanti verso la razionalizzazione della filiera del pecorino romano, con un sistema di garanzia innovativo che consente di facilitare i rapporti fra il mondo bancario e i trasformatori del latte ovino”. Dalla Regione fanno presente che sono in lavorazione diverse altre operazioni.
Al via, in Sardegna, il pegno rotativo a sostegno dei produttori di pecorino
Irene2017-08-10T13:17:19+02:009 Agosto 2017 - 10:00|Categorie: Formaggi|Tag: Banca di Arborea, Banca Intesa, Banco di Sardegna, pecorino, Pecorino romano Dop, pegno rotativo, Raffaele Paci, Regione Sardegna|
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