Milano – “Per la prima volta un Paese con un mercato potenzialmente importante come il Canada ha fatto proprio il riconoscimento del sistema delle indicazioni geografiche. E’ questo il dato fondamentale, tanto è vero che ora in tutti i negoziati si inserisce il riconoscimento delle denominazioni di origine. Abbiamo sempre sostenuto che l’intero sistema delle Ig deve essere riconosciuto nelle intese bilaterali”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti (foto), commenta così l’entrata in vigore, il 21 settembre, del Ceta, l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea ed il Canada. “In altre occasioni”, ha osservato il presidente di Confagricoltura, “abbiamo criticato fortemente gli accordi di libero scambio sottoscritti da Bruxelles, come quelli con Marocco e Tunisia, che penalizzavano le produzioni italiane favorendo i nostri competitor o che mettevano a rischio le coltivazioni, esponendo a problematiche sanitarie e fitosanitarie. Altri, come quello con il Giappone, invece sono risultati più positivi”.
Ceta, Giansanti (Confagricoltura): “Il dato fondamentale è il riconoscimento delle Indicazioni geografiche”
RepartoGrafico2017-09-22T12:50:07+01:0022 Settembre 2017 - 12:50|Categorie: Mercato|Tag: Canada, Ceta, confagricoltura, Indicazioni Geografiche, massimiliano giansanti, Ue|
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