San Paolo (Brasile) – Da settimana scorsa il Brasile sta fronteggiando uno dei più importanti scioperi della sua storia: gli autotrasportatori hanno incrociato le braccia in tutta la Nazione, a causa dell’aumento sensibile dei prezzi del gasolio, rendendo difficile il reperimento dei beni di prima necessità e del combustibile. Negozi, supermercati e altre attività aperte al pubblico hanno esaurito velocemente i loro prodotti, rimanendo completamente senza alimenti freschi e scorte. Oltre alla popolazione, a farne le spese sono anche gli animali. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, lo sciopero ha causato la morte di 70 milioni di avicoli rimasti senza cibo. Attualmente un miliardo di polli e 20 milioni di suini sono a rischio di morte. Lo sciopero, inoltre, ha fatto sì che il Brasile non potesse esportare circa 120mila tonnellate di carne di pollo e maiale.
Sciopero dei tir in Brasile: la carenza di scorte nel Paese provoca anche la morte di 70 milioni di polli
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