Roma – Con un provvedimento l’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari) ha segnalato l’irregolare immissione nel Regno Unito di Nero d’Avola imbottigliato in Australia. La procedura per ‘sospetto di non conformità’ è stata avviata dopo che 20 siti internet del Regno Unito avevano pubblicizzato e immesso sul mercato europeo “vini prodotti in Australia che utilizzano la menzione della varietà di uva Nero d’Avola”. L’Icqrf sottolinea come “l’evocazione di vini Dop italiani è provocata sia dall’utilizzo di una varietà di vite che il consumatore europeo percepisce come legata al territorio siciliano, sia con il continuo uso dei termini ‘Sicily’ e ‘Sicilian’”. Sulla vicenda si è espresso anche Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia: “La crescita dell’imbottigliato della Doc Sicilia, nei primi sei mesi del 2018, ha toccato quota +144%, rispetto allo stesso periodo del 2017. Questo successo fa diventare più elevato il rischio di un uso improprio della nostra denominazione”.
Icqrf: smascherato Nero d’Avola australiano venduto nell’Ue
federica2018-07-17T14:24:43+02:0017 Luglio 2018 - 14:24|Categorie: Vini|Tag: Antonio Rallo, Icqrf, Nero d'Avola, Sicilia|
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