Milano – L’accordo di libero scambio, siglato la scorsa settimana tra i vertici Ue e neozelandesi (leggi qua), preoccupa Paolo Zanetti, presidente di Assolatte. Il Paese in Oceania è infatti tra i maggiori attori del mercato lattiero caseario a livello mondiale. In particolare, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, sarà possibile importare a dazio agevolato fino a 15mila tonnellate di burro neozelandese e 25mila tonnellate di formaggi. “Non è uno degli accordi più attesi dalle nostre imprese”, commenta Zanetti sulle pagine del quotidiano. “La Nuova Zelanda è un mercato molto piccolo ma che può contare su una fortissima produzione di latte e derivati rispetto al proprio fabbisogno. Ha prodotti competitivi che ne fanno un player importante soprattutto sui mercati asiatici. Sia i nuovi contingenti tariffari che l’abbattimento dei dazi non possono lasciare indifferente un settore come il nostro messo a dura prova dai costi produttivi in un quadro per giunta di raffreddamento dei consumi. Importante è il capitalo della tutela delle Dop sul quale non ci si può fermare all’enunciazione dei principi. Occorrerà invece vigilare evitando l’uso ingannevole di simboli e immagini che riportino a un’origine dei prodotti diversa da quella reale. Bisogna evitare che la Nuova Zelanda si trasformi in un esportatore verso i mercati emergenti di finti formaggi made in Italy”.
Accordo di libero scambio tra Ue e Nuova Zelanda. I timori di Paolo Zanetti (Assolatte)
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