Acquisti di ortofrutta a -10% a ottobre. Cso Italy: “La compressione riguarda tutto il territorio nazionale”

2020-12-21T12:04:40+01:0021 Dicembre 2020 - 12:04|Categorie: Bio, Ortofrutta|Tag: , , |

Faenza (Ra) – Da inizio anno sono state acquistate circa 5 milioni di tonnellate di ortofrutta per il consumo fresco, l’1% in meno del totale gennaio-ottobre 2019. Tuttavia, grazie a prezzi medi superiori del 6% sul 2019, la spesa generata è cresciuta del 5%. È quanto evidenziano i dati dell’Osservatorio di mercato di Cso Italy sulla base delle rilevazioni Gfk, con riferimento ai primi 10 mesi del 2020. Nel solo mese di ottobre, l’Osservatorio evidenzia una contrazione del 10% degli acquisti di ortofrutta, per un totale di 407mila tonnellate. A valore, la contrazione è del 2%, malgrado un aumento del prezzo medio a 2,04 euro/kg. La frutta è ancora una volta il macro-comparto più in difficoltà, con una flessione del 12% dei volumi anno su anno a fronte di una crescita del prezzo medio dell’11% (da 1,93 euro/kg  a 2,15 euro/kg di quest’anno). Andamento simile per gli ortaggi, in contrazione del 7% sull’ottobre 2019 e con prezzi medi passati da 1,85 euro/kg a 1,93 euro/kg (+5%). Nell’analisi dei canali di vendita, i supermercati – leader con il 39% delle quantità gestite – registrano un calo delle vendite del 2%, così come le superette o piccole superfici (-2%) mentre gli iper si attestano a -3%. Crollo del 47% per i discount. Rispetto ai canali tradizionali, ambulanti e mercati rionali segnano -21% mentre i fruttivendoli, dopo un buon andamento nel periodo del lockdown, a ottobre segnano -17%. Per il comparto del biologico, a ottobre si registra un calo del 3% rispetto al 2019, con un aumento del prezzo medio dell’8%, a 2,34 euro/kg. In controtendenza le vendite degli ortofrutticoli a peso fisso/confezionati, che grazie alla crescita del 4% dei volumi passano dal 23% al 27% in termini di quota del venduto sul totale dell’intera categoria. “La compressione degli acquisti riguarda tutto il territorio nazionale così come l’aumento dei prezzi medi”, sottolinea Elisa Macchi, direttore di Cso Italy. “I maggiori cali dei quantitativi si registrano al Sud, Sicilia compresa, con un -20%. Al Nord Ovest, invece, tale percentuale è del -9% mentre al Centro e Sardegna del -7%. Solo il Nord Est eguaglia i risultati del 2019”.

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