Berlino (Germania) – Era il 17 gennaio quando un ribasso di 10 centesimi riportava il prezzo della carcassa suina tedesca a 1,72 euro/kg, una quota che non si vedeva dalla primavera del 2022. Nell’arco di dieci sedute, quello che secondo molti operatori è il prezzo di riferimento della suinicoltura europea è stato avvicinato dal vivo spagnolo (1,706 euro/kg il 21 marzo, Mercolleida), agganciato dalla carcassa olandese (1,72 euro/kg il 21 marzo, Vion) e superato dalla belga (1,75 euro/kg il 21 marzo, BPG), tanto che il 21 marzo ipotizzavamo una reazione da parte della VEZG (leggi qui), previsione confermata anche da Lorenzo Levoni a Teseo by Clal (leggi qui). Ebbene, dopo l’aumento di 13 centesimi ufficializzato settimana scorsa, oggi AIB Press ha diffuso la previsione, solitamente affidabile, di un ulteriore rialzo di 10 centesimi, che porterebbe la carcassa tedesca a 1,95 euro/kg, tre centesimi in più del prezzo che ha tenuto banco per tutto l’inverno (1,92 euro/kg dal 25 ottobre al 3 gennaio). È proprio il caso di dire che il suino tedesco ha improvvisamente messo il turbo. Se verrà confermata la previsione, la Vezg riprenderà seriamente in mano la leadership dei suini continentali, staccando di 13 centesimi la carcassa belga, di 17 quella olandese, di 15,4 centesimi il vivo italiano e di 22,3 centesimi il vivo spagnolo.
