Roma – È allo studio del governo un decreto legge ‘semplificazioni’ che permetta di disciplinare le modalità di vendita del pane preconfezionato tutelando il prodotto fresco e rendendolo riconoscibile rispetto alle referenze ottenute con completamento di cottura da pane parzialmente cotto, surgelato o non surgelato.
Tra le proposte del decreto, si legge su ItaliaOggi, spicca quella di fornire una diversa denominazione per le varie tipologie di referenze. Se il pane dovesse provenire da un prodotto surgelato, sull’etichetta sarebbe necessario indicare “ottenuto da pane parzialmente cotto surgelato”. Se invece non dovesse essere né surgelato né congelato “ottenuto da pane parzialmente cotto”. Sempre secondo il decreto, il pane fresco dovrebbe essere venduto in scaffali o comparti separati rispetto alle altre referenze ottenute tramite completamento della cottura.
Oltre al decreto legge ‘semplificazioni’, il governo sta studiando anche una disposizione che riguarda la composizione di confetture, marmellate gelatina e crema di marroni. E in particolar modo la sostanza secca solubile contenuta al loro interno. Con il decreto, riporta il quotidiano, si stabilirebbe che il tenore minimo della sostanza, fissato al 60%, non si applicherebbe per prodotti che presentino l’indicazione ‘a ridotto contenuto di zuccheri’ o altre indicazioni dallo stesso significato.
