Durante la sessione invernale dell’assemblea di Confagricoltura, il presidente, da poco alla guida anche del Copa, ha presentato un piano d’azione in cinque punti, che investe la Pac, la produttività, la competitività, la sicurezza e l’innovazione tecnologica.
di Andrea Dusio
Roma – Cinque punti. Un piano che Massimiliano Giansanti, nel corso dell’assemblea invernale di Confagricoltura, ha condiviso prima con gli associati, e poi con l’assise di lavori aperta alla stampa e alla politica, nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo della Cancelleria, alla presenza dei ministri del Lavoro, Marina Calderone, e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Non possiamo accettare la logica degli ultimi anni in cui la Pac è la visione politica europea, la Pac è lo strumento con cui si raggiungono gli obiettivi quindi chiediamo una Pac diversa, che rimetta al centro la produttività e la competitività dell’agricoltura europea in un quadro di mercato globale”, ha spiegato il presidente di Confagricoltura, sottolineando che il piano ha come obiettivo l’agricoltura europea, che “deve essere produttiva, competitiva e certamente sostenibile”. I cinque punti riguardano dunque la Politica agricola comune, l’intelligenza artificiale, gli accordi internazionali, la gestione del rischio e la ricerca. Nel corso del proprio intervento, Giansanti ha ricordato come, a causa delle politiche Ue, e in particolare dell’operato della Commissione uscente, siano andati persi circa quaranta miliardi all’anno di prodotto vendibile. “Nell’arco di 10 anni perdiamo circa 430 miliardi, pari al fatturato di un anno”.
Al centro della strategia di Confagricoltura sono la produttività e la competitività, la garanzia della sicurezza del cibo, un nuovo modello di sostenibilità ambientale, la costruzione del futuro con le nuove generazioni, finalizzata a fare dell’agricoltura un settore più attrattivo, in grado di offrire opportunità di crescita personale e professionale attraverso l’innovazione tecnologica e infine la tutela del lavoro agricolo.
In conclusione dei lavori, Giansanti dichiarato: “Oggi più che mai abbiamo un’occasione irripetibile. Dobbiamo costruire condizioni di crescita stabile, che possano permettere ai nostri agricoltori di avere un giusto reddito, dignitoso, che consenta alle imprese di costruire un futuro certo. Molto c’è da fare. Useremo le riflessioni che sono state portate oggi in questo consesso per aiutare la politica a fare squadra in sede Ue, per portare a casa risultati importanti. Nei prossimi mesi ci attende il voto della Germania e l’esito della crisi di governo in Francia. Avremo un gennaio di certo interessante, al termine del quale si apriranno le danze sull’allocazione delle risorse economiche e finanziarie. Ma abbiamo la possibilità, se ci crediamo, di ragionare sui piani, sulla politica vera. Per una volta tanto, dovremo mettere la politica dinanzi ai politici. Il tema è dunque, nei due-tre mesi che abbiamo davanti, di provare a costruire il progetto che abbiamo presentato”.