Di Luigi Rubinelli
Febbraio, tempo di analisi dei risultati, non di un anno, ma di quattro per Decò Italia (Multicedi+Gruppo Arena di Gruppo VéGé).
Dice l’Ad Mario Gasbarrino che sono tre i capisaldi che svelano il successo di questi 48 mesi:
- le vendite alle casse delle tre insegne: Decò, Dodecà, SuperConveniente che sono cresciute del +56% dal 2020 al 2024 a rete corrente avvicinandosi ai 3 mld di euro (nel 2025 verranno abbondantemente superati, sottolinea Gasbarrino).
- negli ultimi quattro anni (fonte NielsenIQ) a fronte di una crescita like for like del mercato esterno omnichannel del +10,9% le tre insegne insegne sono cresciute, sempre a parità, da 2 a 6 volte. E la stessa crescita si mantiene allo stesso livello anche nelle prime settimane del 2025 .
- in quattro anni la quota delle Mdd, le marche del distributore Decò e Gastronauta, è passata dal 14,6 al 21,3%, portandosi ampiamente sopra la media dell’Area 4 ed avvicinandosi alla media Italia.
Il parere di Alimentando
Beh, sono ottimi dati, soprattutto perché maturati nel sud e nell’isola siciliana dove il discount cresce a vista d’occhio. Sono state rifatte le referenze di Decò (mainstream e forse qualcosa in più) ed è stato ampliato Gastronauta (alto di gamma e sperimentazioni diverse). E poi sono cambiati i negozi sia nel layout sia display per leggere meglio la scala prezzi e il valore del display stesso con i suoi approfondimenti. Ogni tanto Dodecà in qualche situazione deborda, ma ci sta. Come ci sta la polarizzazione siciliana di Decò (e le sue declinazioni partendo da Local Decò fino ad arrivare a Gourmet Decò) e quel SuperConveniente che quando apre fa impazzire i concorrenti per i volumi che è in grado di fare.
La Mdd Decò, come visto, spadroneggia, forse in attesa di nuovi soci o forse di nuovi ingressi nell’area 1 e 2.