Roma – L’anno in corso segnerà probabilmente una frenata per il commercio globale, con i volumi degli scambi in rallentamento. Passeranno infatti dal 5,4% del 2022 a una crescita reale dell’1,8%. “La cooperazione tra Paesi si è fatta più difficile soprattutto dopo la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, con tutte le perdite e le sofferenze che essa sta comportando, ha diviso la comunità internazionale”, ha spiegato il direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, intervenendo all’incontro ‘Geopolitica, geodemografia e il mondo di domani’, come riporta MilanoFinanza. Signorini ha poi sottolineato l’importanza della cooperazione, cercando alleanze non solo con le democrazie occidentali, “ma anche con tutti quelli che, pur diversi per aspetti più o meno importanti, si dimostrino nei fatti dispostiti a interagire nel gioco economico internazionale sulla base di un insieme minimo di regole di convivenza”. Serve “creare spazi sicuri in cui Paesi con valori e sistemi diversi possano interagire a prescindere dalle rispettive politiche domestiche o dalle tensioni internazionali”, ha notato Signorini. Anche il cosiddetto ‘friendshoring’, ovvero il confinare le catene di valore in Paesi considerati alleati, “può essere praticabile; ma si scontra col peso degli investimenti irrecuperabili del passato, con la distribuzione fisica degli input di risorse naturali e con la difficoltà di stabilire una volta per tutte chi rientra nel gruppo fidato e chi no“.
Bankitalia: commercio internazionale in frenata
federico2023-04-07T12:20:10+02:007 Aprile 2023 - 12:20|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: commercio internazionale, friendshoring|
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