Costigliole d’Asti (At) – Novità in arrivo nel mondo della Barbera d’Asti Docg. Nel disciplinare, infatti, è stata introdotta la nuova tipologia Riserva che, come spiega il presidente del Consorzio Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato Filippo Mobrici, potrà essere rivendicabile dopo un invecchiamento minimo di 24 mesi di cui almeno 12 in legno. Questo affinamento partirà dal 1° novembre dell’anno in cui sono state raccolte le uve. Sono stati inoltre aumentati i parametri qualitativi. Il titolo alcolometrico minimo naturale delle uve sale a 13% e 13.50% per la Barbera d’Asti Superior, ed è stata inserita l’importante clausola di salvaguardia per le annate climaticamente sfavorevoli: permetterà al Consorzio di chiedere alla Regione di stabilire un titolo di mezzo grado inferiore. Infine, verrà inserita un’unità geografica aggiuntiva più piccola della zona di produzione se compresa nella stessa – il singolo comune di raccolta delle uve, per esempio – a patto che il prodotto sia vinificato separatamente. Parallelamente verrà inserita l’unità geografica aggiuntiva più ampia, o per meglio dire regionale – Piemonte – al fine di collocare ancora meglio territorialmente la produzione vinicola.
Barbera d’Asti Docg, come cambia il disciplinare
RepartoGrafico2022-05-02T14:30:55+02:002 Maggio 2022 - 14:30|Categorie: Vini|Tag: Barbera d'Asti, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Filippo Mobrici|
Post correlati
Vino, presentate le stime vendemmiali 2025: raccolto ottimo qualitativamente, un po’ meno sulla quantità
10 Settembre 2025 - 17:11
Torna ‘Colline in Bolle’, la rassegna dedicata ai Metodo Classico della Lombardia
10 Settembre 2025 - 09:05
Alto Adige Wine Summit, grande successo per la prima edizione riservata ai professionisti
9 Settembre 2025 - 15:26
Consorzio Doc delle Venezie: “Dagli accordi Ue-Mercosur ottime opportunità”
9 Settembre 2025 - 14:15
Prosecco e Pizza: l’evento de La Gioiosa celebra due ‘icone’ del made in Italy
9 Settembre 2025 - 10:48