Norimberga (Germania) – Evoluzione del mercato bio, necessità di una comunicazione strategica, benefici ambientali ed etichettatura di sostenibilità. Sono alcuni dei temi affrontati a Biofach (la fiera dedicata al biologico che si è svolta a Norimberga a febbraio) all’interno dell’agenda ‘Being Organic in Eu’, progetto di FederBio, Naturland e Ifoam Oe. Per l’occasione è stato presentato anche il Rapporto ‘Study on the environmental impacts’ che ha tratteggiato il quadro degli impatti positivi che si determinerebbe con il raggiungimento della quota del 25% di terreni agricoli bio in Ue. Secondo quanto si apprende, le emissioni totali di gas serra sarebbero ridotte fino a 68 milioni di tons di CO2 all’anno, vi sarebbe una contrazione del 15% delle emissioni totali di gas serra dell’agricoltura dell’Ue, la biodiversità aumenterebbe del 30% su terreni agricoli bio rispetto a quelli senza agricoltura biologica. Lo studio evidenzia, inoltre, che la conversione al bio determinerebbe la riduzione del 90-95% dell’uso dei pesticidi. “È fondamentale investire in progetti di comunicazione e promozione, come Being Organic in Eu, in grado di creare solide sinergie tra gli operatori”, sottolinea Paolo Carnemolla, segretario generale FederBio (nella foto), “e dare vita ad attività di sensibilizzazione, formazione ed educazione alimentare a sostegno della domanda di prodotti bio”.
‘Being Organic in Eu’: FederBio, Naturland e Ifoam Oe insieme per promuovere la cultura bio
Margherita Luisetto2023-03-01T08:38:17+01:001 Marzo 2023 - 08:38|Categorie: Bio|Tag: being organic in eu, biofach, Federbio|
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