Milano – L’allevamento dei polli a rapido accrescimento potrebbe diventare una pratica vietata. Secondo quanto riferisce Animal Equality, la Commissione Ue ha risposto alla denuncia depositata lo scorso giugno dall’associazione e ora sta “valutando la possibilità di intervento per affrontare le conseguenze negative che l’allevamento di questi animali comporta nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati, prevista entro il 2023”. La notifica emessa da Animal Equality si basava sul riconoscimento, da parte dell’Efsa, che “la selezione genetica effettuata sui polli broiler a rapido accrescimento allevati per la loro carne ha ripercussioni disastrose sulla qualità di vita dei polli. Una situazione che si pone in contrasto sia con l’art. 13 del Trattato di Lisbona, che riconosce gli animali quali esseri senzienti e quindi meritevoli di tutela, sia con la Direttiva europea 98/58/CE, recepita anche in Italia”.
Benessere animale: la Commissione Ue valuta intervento sui polli a rapido accrescimento
Margherita Luisetto2023-02-23T08:56:30+02:0023 Febbraio 2023 - 08:56|Categorie: Carni|Tag: allevamento polli, polli a rapido accrescimento|
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