Brexit, i commenti: Nicola Levoni (presidente Assica)

2016-06-24T13:23:15+02:0024 Giugno 2016 - 13:23|Categorie: Mercato|Tag: , , |

“L’esito del referendum Brexit alimenta preoccupazioni: l’uscita del Regno Unito non accadrà domani, ma sicuramente questa situazione genera – e genererà – un periodo d’incertezza in Europa. Con maggiori conseguenze per i Paesi che, come il nostro, sono maggiormente esposti. Infatti, al di là delle difficili trattative tra Ue e Regno Unito, non è improbabile un nuovo referendum scozzese che potrebbe anche innescare ulteriori processi di disgregazione, ad esempio in Catalonia e Paesi Baschi, ma anche tensioni in Belgio o Nord Irlanda. Ho sempre sostenuto che abbiamo bisogno di un’Europa forte e che le regole del mercato unico siano fatte bene, vengano rispettate e siano uguali per tutti, con le dovute declinazioni dei regolamenti attuativi dei singoli stati. Inoltre, per il settore dei salumi l’Ue rappresenta l’82% delle nostre esportazioni. Detto questo, si può ben capire quale sia la nostra preoccupazione ogni qual volta un elemento d’instabilità s’insinui in un mercato per noi così grande e strategico. Parlando poi nello specifico del Regno Unito, ricordo che si tratta, dopo Germania e Francia e prima degli Stati Uniti, del terzo mercato mondiale per i salumi: è evidente che il timore di tutti noi è la creazione, al termine del processo di uscita dall’Ue, di barriere tariffarie e non tariffarie che ci potrebbero molto penalizzare. La speranza, ora, è che questa crisi spinga gli altri Stati e l’Unione europea a cambiare passo, mettendo in campo politiche più favorevoli alla crescita o, meglio, al definitivo superamento della ormai quasi decennale crisi economica”.

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