Milano – Più che di rivalutazione, si può ormai parlare di una vera e propria rivincita. Il burro, nobile alimento derivato dalle panne del latte, dopo essere stato riabilitato dalla scienza medica per le sue numerose qualità nutritive, sta tornando di prepotenza anche sulle tavole e nelle scelte d’acquisto dei consumatori. Secondo i dati diffusi dal dipartimento Agricoltura Usa, le vendite globali sono aumentate del 13% negli ultimi cinque anni. Nell’ultimo anno, riportano i dati Clal.it, la produzione mondiale ha raggiunto 21 milioni di tonnellate, per un controvalore di 7 miliardi di euro. A guidare la classifica dei consumi è la Nuova Zelanda, con sei chilogrammi pro capite ogni anno; seguono l’Australia (5 Kg) e l’Europa, con ben quattro chilogrammi. In Italia, già nel 2017 il burro è tornato protagonista della tavola degli italiani, con un incremento delle vendite del 12,5%. Un dato confermato anche nel 2018 quando la spesa per il burro, nel Bel Paese, ha superato i 300 milioni di euro. Ad essere premiati dai consumatori sono sopratutto i prodotti premium, i burri aromatizzati e quelli di centrifuga.
Burro, boom di consumi: +13% negli ultimi cinque anni
RepartoGrafico2019-04-16T15:35:11+02:0016 Aprile 2019 - 15:35|Categorie: Formaggi|Tag: burro centrifuga, cal.it, panne|
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