Roma – La risposta ai cambiamenti climatici è l’agricoltura bio. Lo afferma l’Aiab, ma soprattutto lo sostiene la scienza. Uno studio realizzato da un team di ricercatori diretto da Andreas Gattinger (Fibl – Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica), che ha esaminato i risultati di 74 studi internazionali che hanno paragonato gli effetti sul terreno delle coltivazioni biologiche e di quelle convenzionali, evidenzia come l’agricoltura bio permetta di fissare nel terreno quantità di carbonio significativamente superiori, con ciò offrendo un importante contributo per frenare il riscaldamento globale. Se, infatti, tutte le superfici agricole fossero coltivate con metodi biologici, le emissioni di CO2 causate dall’agricoltura potrebbero ridursi del 23% in Europa e del 36% negli Usa: valori corrispondenti a circa il 13% della riduzione complessiva necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2030. “Per guardare oltre l’emergenza è necessario cambiare modello di sviluppo e per l’agricoltura, che contribuisce pesantemente alle emissioni di gas serra”, spiega Vincenzo Vizioli, presidente Aiab. “La prossima discussione sulla riforma della Pac rappresenta la vera occasione per promuovere quella ‘sostenibilità’ abusata nei termini e dimenticata nei fatti”.
Cambiamenti climatici: per Aiab l’agricoltura biologica è la risposta
RepartoGrafico2017-09-13T09:35:24+01:0013 Settembre 2017 - 09:35|Categorie: Bio|Tag: Aiab, Andreas Gattinger, cambiamenti climatici, Vincenzo Vizioli|
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