Roma – La campagna del pomodoro 2021 potrebbe non andare come sperato. È ciò che emerge dal rapporto Cia – Agricoltori italiani. Le alluvioni di metà luglio e il caldo torrido delle ultime settimane, infatti, stanno mettendo a dura prova il raccolto. L’associazione stima danni per circa il 20% della produzione con milioni di euro persi su circa 1.500 ettari di non raccolto. La carenza di acqua crea uno shock termico e idrico per le piante, già messe a dura prova dalle alte temperature. A cui si aggiungono anche problemi logistici. L’irreperibilità dei conducenti di tir e degli addetti alla movimentazione del pomodoro rende difficile il ritiro della materia prima che, spesso, marcisce nei campi. Anche se nel 2021 le superfici coltivate a pomodoro nel Centro Sud sono cresciute del 14%, sarà difficile replicare le quantità del 2020: lo scorso anno la Puglia, che rappresenta il 70% del raccolto di tutto il Mezzogiorno, aveva prodotto oltre 14 milioni di quintali. Ma quest’anno cifre del genere appaiono irraggiungibili. Proprio per questo, Cia – Agricoltori ha richiesto indennizzi e ristori per gli agricoltori colpiti. Gli assessori di quattro regioni (Basilicata, Campania, Molise e Puglia) hanno chiesto l’intervento del ministro Patuanelli e l’attivazione di un tavolo di lavoro per affrontare l’emergenza del settore.
