Campegine (RE) – La cooperativa chiude l’esercizio 2022-2023 con un fatturato di 269,4 milioni di euro (+3%) e un utile netto superiore a 2 milioni di euro. Il patrimonio netto supera invece per la prima volta i 200 milioni di euro. Lo rende noto Cantine Riunite & Civ in seguito all’assemblea generale dei soci che si è tenuta oggi presso la cantina Albinea Canali. Ai soci, che nella vendemmia 2022 hanno conferito oltre 763 mila quintali di uva, è stato riconosciuto un prezzo medio di riparto pari a 41,20 euro al quintale. Bene l’export (+7% a valore) ma anche il mercato domestico (+3% a valore), dove si è investito per valorizzare i brand Maschio, Riunite e Righi, oltre che i brand di Cantine Cavicchioli, rivolti al mondo Horeca.
La cooperativa è oggi impegnata in un importante piano di investimenti nei siti produttivi emiliani e veneti (oltre 30 milioni di euro in due anni), per potenziare la capacità produttiva e migliorarla dal punto di vista della sostenibilità. A tal proposito ha avviato un percorso di certificazione che coinvolge circa 1.200 ettari, certificati Sqnpi (Sistema qualità nazionale produzione integrata), per valorizzare le produzioni agricole garantendo un minore impatto ambientale.
Il Gruppo che fa capo a Cantine Riunite & Civ stima di chiudere l’anno 2023 con un fatturato complessivo di oltre 700 milioni di euro. A questo risultato contribuiscono anche la società controllata Gruppo Italiano Vini Spa e le società estere di distribuzione, tra cui la francese Carniato e la statunitense Frederick Wildman and Sons.
