Campegine (Re) – L’Assemblea generale di Cantine Riunite & Civ si è riunita il 16 dicembre scorso per l’approvazione del bilancio chiuso al 31 luglio 2016. La nota cooperativa italiana del vino, che conta quasi 1.800 soci produttori di uve e 16 cantine associate tra Emilia Romagna, Veneto e altre regioni d’Italia, ha concluso l’ultimo esercizio con ricavi complessivi per 227 milioni di euro. Il patrimonio netto, segnala l’azienda, raggiunge quota 155 milioni di euro, mentre l’utile d’esercizio è di 3,6 milioni di euro, destinati a riserva, anche grazie ai dividendi distribuiti dalla controllata Gruppo Italiano Vini. Il bilancio consente, dunque, un’ottima remunerazione per i viticoltori, che nella vendemmia 2015 avevano conferito 826mila quintali di uve. Incremento del 13% segnato nel fatturato estero, trainato, in particolare, dagli ottimi risultati delle vendite nelle Americhe (+14%) e in Europa (+12%). L’azienda registra numeri positivi anche in Italia (+3% del fatturato), dove sono stati realizzati importanti investimenti sia nel canale Gdo sia nell’Horeca, con protagonisti i vini emiliani Lambrusco e Pignoletto, nonché i vini frizzanti veneti e il Prosecco di Cantine Maschio. Il gruppo facente capo Cantine Riunite & Civ prevede ora di riuscire a chiudere il 2016 con un fatturato consolidato oltre quota 545 milioni di euro di ricavi.
