Roma – Prosegue il calo della produzione di carne di coniglio. I dati Istat sulle macellazioni industriali nell’ultimo decennio mettono in evidenza una contrazione della produzione del 32%. Come riportato da Ismea, dopo la riduzione della produzione nazionale del 4,4% nel 2020 rispetto al 2019, nei primi sette mesi del 2021 è stata registrata una nuova contrazione del 4,6% rispetto all’analogo periodo del 2020. E anche se nel 2020 il settore ha assistito a un incremento delle vendite, molto probabilmente si è trattato solo di un traino delle impennate del commercio alimentare nel corso del lockdown. La disaffezione al consumo della carne cunicola e la conseguente contrazione della domanda si riflette in misura evidente anche nei dati di importazione. Che, nel giro di dieci anni, hanno mostrato una contrazione del 50%. Oggi in Italia sono allevate circa un milione di coniglie fattrici all’anno in circa 8mila allevamenti di cui 1.500 professionali. Le regioni con maggiore specializzazione sono Veneto (che detiene oltre il 40% della produzione nazionale di conigli), Piemonte, Lombardia, Friuli ed Emilia-Romagna.
Carne di coniglio: in dieci anni la produzione italiana è calata del 32%
Margherita Luisetto2021-12-08T17:59:41+02:009 Dicembre 2021 - 09:10|Categorie: Carni|Tag: carne di coniglio, produzioni conigli, settore cunicolo|
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