Bologna – Le carni bianche sono le più consumate dagli italiani. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Unaitalia (l’Associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione nazionale avicola), il 35% degli italiani consuma carni avicole, il 33% quelle bovine e il 20% sceglie quelle suine. Nel 2019 la produzione è cresciuta dello 0,8% (per un totale di 1.324mila tonnellate), l’export ha registrato un incremento del 4,2% (184.300 tonnellate), mentre il fatturato è rimasto stabile, pari a 4,5 miliardi. Positivi anche i dati relativi al primo trimestre 2020, che ha visto la crescita nei consumi di carni bianche nella Gdo dell’8,9%. Rimane alta, invece, l’incertezza legata alla crisi Covid sulla filiera avicola, soprattutto a causa della chiusura dell’Horeca nel periodo di emergenza sanitaria. Come fanno sapere dall’Associazione, le carni avicole crescono nei consumi (20,45 kg procapite, +0,2% sul 2018), grazie a una filiera 100% made in Italy, sempre più apprezzata dagli italiani, ma anche a un rinnovato slancio dell’export, in linea con quello della carne avicola in Ue (+5%). Nell’ultimo anno il pollo italiano, infatti, ha acquistato in competitività, grazie soprattutto alle performance su alcuni mercati Ue, tra cui Germania, che assorbe oltre il 40% dell’export avicolo italiano, Grecia (13%) e Francia (7%).
Carni avicole: nel 2019, produzione in crescita dello 0,8% ed export a +4,2%
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