Unaitalia: nessun focolaio da Covid nelle aziende avicole italiane. Necessario, ora, l’aiuto dello Stato

2020-06-26T12:00:30+01:0025 Giugno 2020 - 17:22|Categorie: Carni|Tag: , , , |

Bologna – Contrariamente a quanto sta accadendo in alcuni siti produttivi europei e statunitensi, nelle aziende italiane aderenti a Unaitalia non si è verificato nessun focolaio da Covid. “La filiera avicola, durante la pandemia, ha dimostrato grande capacità organizzativa, continuando a produrre in sicurezza”, fa sapere Antonio Forlini, presidente di Unaitalia (nella foto). “Quanto sta accadendo all’estero non rispecchia in alcun modo la realtà delle nostre aziende”. Come si apprende da un comunicato dell’associazione, le misure per la sicurezza adottate, tuttavia, hanno avuto un impatto sulla produzione, comportando un rallentamento delle linee e impedendo, nella prima fase, di far fronte in modo sistematico alle richieste di mercato, e generando nei mesi successivi un magazzino-scorte significativo per alcune tipologie di prodotti. “Queste condizioni hanno comportato costi aggiuntivi per le aziende e condizioni di mercato penalizzanti”, sottolinea Forlini. “La nostra capacità di resilienza non è infinita e necessita ora di un supporto delle istituzioni: dobbiamo far fronte alla competizione internazionale che spesso vede i nostri competitor, già agevolati da costi di produzione più bassi, sostenuti dai propri governi. Auspichiamo dunque a una strategia di lungo periodo che coinvolga tutti gli attori, dalle associazioni agricole alle Gdo”.

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