In occasione della Giornata del made in Italy (15 aprile), l’insegna ha organizzato un evento a Roma. Per sottolineare l’importanza di un’alimentazione sostenibile. Puntando su filiere locali e Mdd come driver di sviluppo. Parla il Ceo Cristophe Rabatel.
Di Andrea Dusio
Carrefour Italia ha aderito per il secondo anno alla Giornata nazionale del made in Italy, iniziativa del ministero delle Imprese e del made in Italy fissata per il 15 aprile. Alcuni giorni prima, l’insegna ha organizzato un evento presso il Carrefour Market di Piazzale Eugenio Morelli a Roma, per sottolineare il supporto alla filiera agroalimentare italiana e la promozione dell’export di prodotti italiani nei mercati internazionali. ‘Carrefour per il made in Italy: produttori, territori ed export’, il 10 aprile, ha visto la partecipazione di Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti e presidente Filiera Agricola Italiana, Christophe Rabatel, ceo di Carrefour Italia e la direttrice merci, marketing ed e-commerce, Alessandra Grendele.
Nel 2024, Carrefour Italia ha esportato prodotti italiani per un valore pari a 1,15 miliardi di euro. Exploit per il vino (+128% in due anni) a quota 70 milioni di euro. Vendite pari a 234 milioni di euro per i prodotti di marca privata realizzati insieme ai produttori italiani. “Roma in particolare, e più in generale il Lazio, rappresentano una regione molto importante per la nostra strategia in Italia. E’ una delle regioni più importanti. A Roma si vedono tanti Carrefour Express, Carrefour Market e anche qualche ipermercato. È importante sia lato cliente e negozi che lato fornitori, perché il Lazio è una regione di eccellenza enogastronomica, come è ben illustrato dall’evento che abbiamo organizzato nel punto vendita di piazzale Morelli per la giornata del Made in Italy. Vedrete tanti prodotti locali, perché quando siamo in una regione proviamo a mettere il territorio al centro della nostra strategia. Oggi ne approfittiamo per lanciare ‘Act for Food’, con cui decliniamo il nostro impegno nei localismi. Sui nostri scaffali già si trovano di fatto 10mila prodotti regionali”, ha affermato Christophe Rabatel.
Tra gli obiettivi dichiarati di Carrefour Italia c’è quello di essere “ambasciatore del made in Italy nel mondo”, contribuendo attivamente alla diffusione del made in Italy all’estero. “La nostra collaborazione con oltre 11mila fornitori locali ci consente di offrire ai consumatori, inclusi i nostri clienti dei paesi del Gruppo, prodotti che rappresentano l’eccellenza e la tradizione italiana, valorizzando il territorio e le sue specificità”, ha affermato ancora il Ceo. “Coerentemente con il nostro status giuridico di società benefit e con la seconda edizione del programma Act for Food, rilanciato con convinzione a fine 2024, lavoriamo per valorizzare i prodotti dei nostri territori e per favorire una transizione alimentare dell’intero sistema, investendo in filiere sostenibili, locali e strettamente legate alle eccellenze della tradizione”.
Grazie alla sua rete di vendita globale, con oltre 14mila punti vendita in 40 Paesi, nel 2024 Carrefour ha esportato prodotti italiani per un valore di 1 miliardo e 150 milioni di euro. “Francia, Spagna, Polonia, Romania, Belgio, Argentina e Brasile – ha proseguito Rabatel – sono esempi di Paesi dove il nostro gruppo opera, organizzando puntualmente campagne promozionali per dare ai prodotti italiani la visibilità che meritano, contribuendo così alla crescita di un settore strategico per l’economia nazionale”. Un ruolo sempre più centrale è ricoperto dai prodotti a marchio Carrefour, che nel 2024 hanno registrato un export di 234 milioni di euro, e una crescita costante dal periodo pre-Covid, pari a +45% rispetto al 2018. Un risultato che conferma la strategia del gruppo nel rafforzare il peso della private label, con l’obiettivo di portarla al 40% delle vendite alimentari entro il 2026.
In foto, da sinsitra: Christophe Rabatel ed Ettore Prandini