Epernay (Francia) – Il Comité Champagne, l’associazione che riunisce viticoltori, cooperative e maison d’Oltralpe, prevede che a fine anno che le vendite della pregiata bolla francese non supereranno le 300-305 milioni di bottiglie, contro le 325 milioni dello scorso anno. Per una flessione che potrebbe quindi oscillare tra i -6 e il -7,5%. A pesare sul dato, sottolinea Il Sole 24 Ore, anche il confronto con un’annata, la 2022, che è stata storica per le vendite di Champagne: la seconda migliore di sempre dopo il 2007, quando furono vendute 338,8 milioni di bottiglie.
Tornando alle previsioni attuali, sono dirette all’estero circa 175 milioni di bottiglie (contro le 187 mln del 2022, -6,4%), mentre il mercato domestico mostra un calo di quasi 10 punti percentuali ( 123-125 milioni di bottiglie, -9,4%). Sempre secondo il Comité Champagne, il prezzo medio delle bottiglie è però aumentato e per questo l’associazione stima che a fine anno, nonostante il calo dei volumi, il fatturato resterà stabile a 6,3 miliardi di euro. Come nel 2022.