Roma – Nonostante il calo delle esportazioni a novembre, sia per i prodotti freschi (-5,6%) che trasformati (-0,7%), per l’agroalimentare italiano il 2013 è stato un anno positivo: nei primi 11 mesi dell’anno, infatti, le vendite sui mercati stranieri hanno segnato un incremento tendenziale sia per i prodotti agricoli (+2,5%) che per quelli alimentari (+5,2%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (-0,5%). Ad affermarlo, in una nota stampa, è la Cia-Confederazione italiana agricoltori, a commento dei dati Istat sul commercio con l’estero diffusi oggi. Il valore raggiunto dall’export agroalimentare negli ultimi 12 mesi -sottolinea la Cia- ammonta ad oltre 33 miliardi di euro. Si tratta del dato più alto di sempre, che supera il record storico di 31 miliardi di euro raggiunto dal comparto nel 2012. La Cia osserva che le esportazioni agroalimentari potrebbero addirittura triplicare con un’azione radicale di contrasto al falso “Made in Italy”, volto a colpire non solo la contraffazione, il cui giro d’affari è vicino al miliardo, ma anche la concorrenza sleale dell’italian sounding, che sui mercati globali genera un business illegale di ben 60 miliardi di euro all’anno.
Cia: da inizio 2013 vendite alimentari a +5,2%, sui mercati stranieri cibo e vino a quota 33 miliardi di euro
RepartoGrafico2023-06-12T12:43:04+02:0016 Gennaio 2014 - 15:57|Categorie: Mercato|Tag: cia, export alimentare, falso made in italy|
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