New York (Usa) – Una multa da sei miliardi di dollari (interessi compresi): è quanto dovrebbe pagare Coca Cola Company per le tasse non versate dal 2007 al 2009 negli Stati Uniti. La multinazionale si dice pronta a fare ricorso contro la sentenza della Corte tributaria americana. “Coca Cola crede fermamente che l’Irs [Internal Revenue Servicee, ndr] e la Corte tributaria statunitense abbiano interpretato e applicato male e normative del caso, e difenderà con decisione la propria posizione in appello”, fanno sapere dall’azienda.
Stando a quanto affermato dalla stessa Coca Cola Company in un comunicato, “il 17 settembre 2015, la società ha ricevuto un avviso dall’Irs che richiedeva circa 3,3 miliardi di dollari di imposte federali aggiuntive sul reddito per gli anni dal 2007 al 2009. Nell’avviso, l’Irs ha dichiarato la sua intenzione di riattribuire alla società madre statunitense oltre nove miliardi di dollari di reddito provenienti da alcune sue affiliate estere in modo retroattivo, rifiutando senza preavviso alla società una metodologia precedentemente concordata”. In seguito, “il 15 ottobre 2015, l’Irs ha definito la questione per il contenzioso, precludendo alla società qualsiasi mezzo di risoluzione alternativo al ricorso al tribunale. Il 18 novembre 2020, la Corte tributaria ha emesso un parere in cui si schierava prevalentemente con l’Irs. L’8 novembre 2023, la Corte tributaria ha emesso un secondo parere correlato sulla questione rimanente, anch’esso a favore dell’Irs”. L’azienda ritiene che prevarrà in appello per quanto riguarda le questioni sollevate in entrambi i pareri del tribunale fiscale del 2020 e del 2023.