Roma – Coldiretti contro Facebook. Il popolare social network avrebbe infatti censurato la campagna dell’associazione agricola contro il cibo sintetico. E’ stato infatti rimosso il post con il manifesto informativo realizzato per far conoscere le ragioni della raccolta di firme. “Disinformerebbe poiché definisce i cibi ottenuti in laboratorio come sintetici mentre si tratterebbe di ‘carne coltivata’”, fa sapere Coldiretti. C’è il rischio oggettivo di ingannare i cittadini, prosegue l’associazione, poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio non è carne e non è coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani, prosegue, per carne si intende “la parte muscolare del corpo dell’animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne. Il significato di coltivare, invece, è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuni per renderli capaci di far frutto”. L’utilizzo di laboratori o bioreattori avrebbe poco a che vedere con la pratica della coltivazione.
“La presunzione di voler modificare addirittura il vocabolario“, continua Coldiretti, “è una misura degli interessi che si nascondono dietro un business di pochi sul quale hanno investito tra gli altri Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems)”.