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Coldiretti chiede l’origine obbligatoria in etichetta per tutti i cibi commercializzati nella Ue

2025-03-20T10:15:49+02:0020 Marzo 2025 - 10:15|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , |

Parma – “Un’Europa che sappia dare risposte per la difesa del reddito degli agricoltori e per la tutela della salute dei cittadini e dei suoi popoli e che lavori per la pace”. È la richiesta dei 20mila [la cifra è nella nota dell’associazione, ndr] agricoltori radunati a Parma sotto le bandiere gialle della Coldiretti e blu dell’Ue, alla presenza del presidente nazionale dell’organizzazione Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo.

“L’Europa è un valore irrinunciabile, è la nostra casa, ma lavoriamo per un’Europa migliore, più equa, più forte, più generosa. Non lasciamo che si faccia travolgere dalla storia” si legge nel materiale diffuso da Coldiretti, secondo cui “Le imprese agricole sono da tutelare con meno burocrazia e più semplificazione, partendo dalla riduzione dell’incomprensibile carico di impegni associato agli eco-schemi”. Per garantire la sicurezza alimentare e la trasparenza per tutti i cittadini dell’Unione non è più rinviabile, secondo l’associazione “l’origine obbligatoria del paese d’origine in etichetta per tutti i cibi commercializzati in Europa, partendo dall’abolizione della regola dell’ultima trasformazione sostanziale del codice doganale, che consente, ad esempio, al concentrato pomodoro cinese con una sola aggiunta di acqua di diventare passata made in Italy da vendere all’estero”. Per questo Coldiretti sta raccogliendo le firme per arrivare a 1 milione di cittadini che chiedano di garantire il loro diritto alla trasparenza sull’origine dei cibi che arrivano sulle nostre tavole.

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