Coldiretti ha 1,6 milioni di iscritti. Ma conta anche familiari e pensionati…

2024-07-30T10:32:03+02:0030 Luglio 2024 - 10:32|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Roma – A Coldiretti, si sa, piace dare i numeri. Numeri sull’export agroalimentare, sull’Italian Sounding, sulla conta dei danni dopo alluvioni e disastri vari, sugli italiani in vacanza e su molto altro. Per esempio sul numero degli iscritti alla stessa associazione, un tema al centro di un gustoso botta e risposta sul Foglio. Luciano Capone, giornalista del quotidiano, ha infatti scritto che Coldiretti avrebbe perso 300mila iscritti, sulla base del saluto di Gesmundo al “milione e 200mila associati”. L’ufficio stampa dell’associazione risponde che manca il dato delle 400mila imprese associate: “I due dati citati dal Segretario Generale compongono il dato complessivo, portando il totale a 1,6 milioni, in cui sono compresi anche coadiuvanti, familiari e pensionati”.

Pronta la replica di Capone: “In effetti non pensavo che per calcolare gli iscritti alla Coldiretti si dovessero sommare i coltivatori diretti, i familiari, i coadiuvanti, i pensionati e pure le imprese; quindi persone giuridiche, persone fisiche e parenti. In ogni caso, pur usando questo metodo, c’è qualcosa che non torna nei numeri dell’associazione. Innanzitutto, è proprio ‘Il Punto Coldiretti’ – il giornale dell’organizzazione – che, a dicembre 2023, parlava dell’Assemblea che avrebbe eletto il nuovo Presidente e la nuova Giunta ‘in rappresentanza di 1,5 milioni di iscritti’. Si tratta, quindi, di 100mila associati in meno rispetto agli oltre 1,6 milioni rivendicati ora da Gesmundo. C’è stato un boom di iscrizioni negli ultimi mesi?”.

“C’è poi qualche altro elemento che lascia perplessi”, prosegue. “Il primo è la costanza del numero degli iscritti nel tempo: Coldiretti denuncia esattamente 1,6 milioni di associati da almeno 15 anni (1.627.608 nel 2009, secondo ‘Il Punto Coldiretti’) nonostante il numero delle aziende agricole sia inesorabilmente in declino: erano 2,4 milioni nel 2000, sono scese a 1,6 milioni nel 2010, sono arrivate a 1,1 milioni nel 2020 (dati: Crea). Circa 1,3 milioni di imprese in meno (-55%) in 20 anni e circa mezzo milione in meno (-30%) in 10 anni, eppure il numero degli iscritti alla Coldiretti è rimasto uguale. […] Secondo i dati dell’Inps, sono 390 mila (387.624 per la precisione) i coltivatori diretti, coadiuvanti compresi, che pagano i contributi (300mila senza coadiuvanti), anche questi in costante calo: erano 432mila nel 2013 (-10% in dieci anni). Eppure il numero di iscritti alla Coldiretti resta fermo”.

Infine c’è un riferimento interessante alle altre realtà europee, dato che Coldiretti si autoproclama “la più grande organizzazione agricola europea”. “La Fnsea (Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles), con i suoi oltre 200mila membri, rappresenta oltre il 50% delle 390mila aziende della Francia, che è la prima potenza agricola d’Europa. In Germania, seconda potenza agricola dell’Ue, la Dbv (Deutscher Bauernverband) con i suoi circa 300mila iscritti rappresenta il 90% delle aziende tedesche. […] Contano il numero di aziende iscritte e non quello di parenti, familiari, pensionati, coadiuvanti, annessi e connessi”, conclude Capone.

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