Confagricoltura chiede di attivare un fondo per affrontare la crisi del settore zootecnico

2025-01-27T08:49:25+02:0027 Gennaio 2025 - 08:49|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – Si tiene oggi a Bruxelles la prima riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca (Agrifish) sotto la neo presidenza polacca, che presenterà il programma di lavoro e le principali priorità per il settore primario nel prossimo semestre. Sarà presente il presidente di Confagricoltura Massimo Giansanti (foto), nel ruolo di presidente del Copa. In una nota, l’associazione di Palazzo Della Valle propone di “attivare la riserva di crisi unionale che permetterebbe, con l’aiuto delle risorse europee, di affrontare la grave crisi del settore zootecnico”.

Confagricoltura ha scritto al ministro Francesco Lollobrigida per sollecitare un suo intervento in questa direzione. “La zootecnia italiana sta infatti affrontando una crisi senza precedenti a causa del diffondersi inarrestabile di diverse epizoozie e del proliferare della fauna selvatica. I dati relativi all’influenza aviaria sono allarmanti: secondo il bollettino epidemiologico nazionale veterinario, solo nei mesi di dicembre 2024 e metà gennaio 2025 sono stati abbattuti oltre 1.700mila animali tra tacchini, polli e galline, con un incremento significativo rispetto ai periodi precedenti. I focolai confermati nello stesso periodo sono arrivati ormai a 51 nel domestico e a 77 nel selvatico, con un tasso di crescita che sta accelerando. Per il comparto suinicolo stanno partendo le procedure per la liquidazione dei danni indiretti subiti dagli allevatori per il periodo 1° dicembre 2023-30 novembre 2024, con un plafond che potrebbe rivelarsi insufficiente rispetto al fabbisogno”, si legge nella nota di Confagricoltura.

“A rendere ancora più complessa la situazione è la conferma della presenza dell’afta epizootica, virus ad altissima morbilità, in campioni prelevati da alcuni bufali presenti in un allevamento tedesco nel Brandeburgo e per cui si auspica la messa in atto di tutte le misure possibili per evitare il diffondersi della patologia”. Per affrontare l’emergenza sanitaria viene dunque invocata l’istituzione di un fondo nazionale per le emergenze zootecniche, che possa attingere al cofinanziamento comunitario.

 

Torna in cima