Confagricoltura: crollano le vendite di bollicine Doc e Docg dell’Emilia-Romagna

2021-01-13T14:26:51+02:0013 Gennaio 2021 - 14:26|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Bologna – La crisi dei consumi fa crollare la vendita di vini frizzanti e spumanti, in primis Doc e Docg, dell’Emilia Romagna. Le stime a consuntivo di Confagricoltura Emilia Romagna parlano infatti di un calo delle vendite del 40-50% per i frizzantini di Ortrugo e Gutturnio (le Doc dei colli piacentini e parmensi); del 30% per la Malvasia spumante Colli di Parma Doc e la Spergola spumante Colli di Scandiano e Canossa Doc. Anche gli spumanti Lambrusco Doc – come il Reggiano, il Sorbara, il Salamino, il Grasparossa e il Modena – hanno ceduto il 25% mentre è stata più contenuta la battuta d’arresto per i vini frizzanti tipici del vitigno a bacca rossa coltivato tra Modena, Reggio Emilia a Parma (-20%).  Quanto al Pignoletto Doc e Docg, lo spumante ha perso il 30% e il vino frizzante circa il 25%. In Romagna, i produttori di fascia alta del Ravennate hanno registrato una perdita fino al 35% mentre nelle bolle metodo tradizionale-classico da uve 100% bio la contrazione si aggira sopra al 30%. Infine, per lo spumante Sangiovese Doc la perdita stimata è intorno al 35%. “Meno brindisi e zero convivi hanno picchiato duro sul mercato delle bollicine che, in regione, ha subito una flessione su base annua che si attesta mediamente al 60% per le etichette delle piccole e medie aziende viticole o cantine legate al canale Horeca e al 20% per quelle vendute sui banchi dei supermercati tramite la rete della Gdo”, sottolinea il presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna, Mirco Gianaroli, che si dice preoccupato per il futuro delle 17mila aziende vinicole medio-piccole della regione.

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