Contratto industria alimentare (2)/La replica di Federalimentare

2020-08-05T09:55:02+02:003 Agosto 2020 - 10:20|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – “L’accordo siglato nella notte da 3 associazioni su 14 non può essere riconosciuto come Ccnl industria alimentare” in quanto non tiene conto della crisi che ha colpito la filiera. È quanto dichiara Federalimentare, facendo riferimento all’intesa raggiunta fra Unionfood, Ancit, Assobirra e i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil. “Le 11 associazioni che rappresentano oltre il 70% del fatturato dell’industria alimentare evidenziano le difficoltà riscontrate nel trovare soluzioni adeguate e sostenibili per settori che con il Covid hanno registrato cali di mercato anche del 40% e stimano una ripresa lenta e incerta”. Il vicepresidente di Federalimentare, Silvio Ferrari, evidenzia “l’estrema difficoltà a veder riconosciuta nella trattativa una eterogeneità dei diversi settori, con disponibilità di incrementi salariali, per i prossimi anni, molto diverse”, ed esprime “rammarico per l’evoluzione della trattativa, che ha reso impossibile convergere sulle richieste salariali, ma anche su alcuni aspetti normativi”. “La richiesta economica del sindacato non tiene in debito conto la pesante situazione di crisi, confermata dai dati Istat (-12% Pil, secondo trimestre 2020)”, continua Federalimentare. “Con senso di responsabilità nei confronti delle aziende e dei lavoratori, nell’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali, le Associazioni Anicav, Assalzoo, Assica, Assitol, Assobibe, Assolatte, Federvini, Italmopa, Mineracqua, e Federalimentare, confermano la volontà di proseguire il percorso negoziale”.

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