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Cortilia, non si vive di solo online

2025-08-29T11:40:11+02:0029 Agosto 2025 - 12:30|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Retail|Tag: , , , , |

Nel 2024 l’azienda ha registrato perdite pari a 7,6 milioni di euro, dimezzate rispetto all’anno precedente. La strategia del Ceo, Andrea Colombo, punta sulle partnership con Amazon e Il Viaggiator Goloso. Oltre che sull’ampliamento dell’assortimento. In futuro, forse, ci sarà anche l’apertura di un flagship store.

Tempi duri per i servizi di spesa online. Le tante startup di quick delivery hanno abbandonato l’Italia da un pezzo (chi si ricorda gli iconici rider di Gorillas?) e le catene, discount compresi, stanno ridisegnando la propria strategia puntando sulla prossimità. Uno scenario che non riguarda solo l’Italia: è dei giorni scorsi la notizia della chiusura della spesa online di Penny in Germania. Due i fatti all’origine della decisione: il calo della domanda e i costi logistici significativi per garantire il servizio di consegna. Il discount del gruppo Rewe intende così concentrarsi sullo sviluppo della rete fisica, abbandonando – per ora – qualsiasi investimento nel digitale.

Non sorprende quindi, per tornare all’Italia, che un player come Cortilia sia ancora in perdita, nonostante il lavoro a 360 gradi di Andrea Colombo, Ceo da settembre 2023 in sostituzione del fondatore Marco Porcaro. Va detto che la società è controllata, tra gli altri, dalla finanziaria di Renzo Rosso con il 26,3%, quindi non ci sono problemi di liquidità nell’immediato. Però i numeri sono piuttosto impietosi.

Così scrivevamo nel giugno dello scorso anno, a corredo della notizia dell’aumento di capitale pari a 4 milioni di euro: “Nel 2023 le perdite sono passate da 13,6 milioni a 14,6 milioni: -7%. I ricavi sono stati pari a 37,2 milioni (+1% sul 2022), i costi di produzione sono cresciuti a 53,3 milioni, con un Ebitda negativo di 11,6 milioni (era -11,8 milioni nel 2022)”. Nel piano di rilancio messo a punto da Colombo c’era un forte impulso sulla razionalizzazione dei costi, con la chiusura del magazzino di 3.300 mq di Guidonia (Roma) e un risparmio stimato di circa due milioni di euro.

Proprio il Ceo, dopo il nostro articolo, ci aveva scritto per sottolineare alcuni punti: “Grazie alle numerose iniziative messe in atto, nel primo semestre del 2024, abbiamo registrato un aumento dei nuovi clienti superiore al 30% rispetto all’anno precedente”. In merito agli accordi con altri ‘colleghi’ della distribuzione, così scriveva: “Siamo impegnati in diversi nuovi progetti strategici, tra cui l’importante partnership con Il Viaggiator Goloso, che ci permette non solo di ampliare la nostra offerta online con oltre 400 nuovi prodotti, ma anche di entrare nel mercato fisico con un’iniziale presenza in quattro store milanesi”. Con la nuova gestione l’assortimento è cresciuto fino a superare le 4.500 referenze e la maggior parte dei fornitori sono piccoli produttori entro un raggio di 200 Km dalla sede di Cassina de’ Pecchi, nel milanese.

Nel gennaio 2025, inoltre, Colombo dichiarava al Corriere della Sera: “Ci vorrà almeno un altro anno per tornare all’utile”, prevedendo un fatturato 2024 di 45 milioni. Andando a vedere i numeri, è vero che la perdita si è ridotta, ma il fatturato è risultato al di sotto delle stime. I ricavi sono stati pari a 41,2 milioni, in crescita del 13%, con una perdita d’esercizio ancora importante: 7,6 milioni di euro, seppur in netto miglioramento rispetto ai 14,6 milioni del 2023 (+48%). Anche l’Ebitda è negativo: 5.719.988 euro. In sintesi, la mano del nuovo amministratore delegato si è vista, ma una chiusura in attivo resta un miraggio.

Un altro tassello della strategia targata Colombo riguarda la recente collaborazione con Amazon, che prevede la consegna a Milano, Monza, Roma, Torino e Bologna. Queste novità potrebbero dare nuova linfa all’azienda, con anche l’apertura di una sede in un’altra città. “I poli di attrazione per noi sono le grandi città o le grandi Regioni, quindi Lazio e Toscana, ma anche Trentino e Veneto: queste sono le zone in cui, in base ai dati, vediamo grande potenziale”, spiega l’amministratore delegato.

Tra gli obiettivi di medio termine c’è quello di “essere più presenti nei negozi, ma non progettiamo di aprirne uno nostro nell’immediato. Probabilmente in futuro lo faremo, anche se dovrà essere un vero e proprio flagship store, quindi con una superficie ampia, e soprattutto in funzione dell’online”. Basteranno queste iniziative per azzerare le perdite e rilanciare definitivamente la food tech company?

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