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Cresce il numero dei cittadini svizzeri che fanno la spesa in Italia. L’allarme della Swiss retail federation

2025-08-26T09:08:39+02:0026 Agosto 2025 - 09:08|Categorie: Mercato, Retail|Tag: , |

Como – Sempre più svizzeri oltrepassano il confine con l’Italia per fare acquisti, approfittando dei prezzi più convenienti. Il governo elvetico ha tentato di arginare il fenomeno abbassando la franchigia da 300 a 150 franchi (da 320 a 160 euro): in sostanza, a partire dall’1 gennaio, la tassazione sui beni acquistati in Italia scatta a 150 franchi, mentre prima fino a 300 franchi si poteva non dichiarare nulla, e quindi evitare balzelli aggiuntivi. L’obiettivo era proprio quello di scoraggiare gli acquisti in Italia, soprattutto nei territori confinanti come la zona di Como. L’allarme per i commercianti svizzeri arriva proprio dalla Swiss retail federation (Federazione svizzera dei commercianti al dettaglio), che fotografa i primi sei mesi dell’anno, come si legge sul sito Comozero.

“Mentre il volume del turismo dello shopping stanziale nei paesi limitrofi si è mantenuto a un livello elevato dal secondo trimestre del 2024, i dati per il secondo trimestre del 2025 indicano una crescita ancora più forte, con un incremento del +6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente”, si legge nel comunicato della federazione.

“L’andamento delle vendite al dettaglio e del turismo degli acquisti riflette un’intensa pressione concorrenziale e una rivalità non sempre combattuta ad armi pari, soprattutto con i concorrenti stranieri. Per questo motivo, è ancora più importante che le aziende svizzere del commercio al dettaglio non siano ulteriormente gravate da normative aggiuntive e contributi previdenziali più elevati. È invece necessaria un’iniziativa di sostegno efficace e sostenibile”.

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