Roma – I dati Istat relativi al secondo trimestre dell’anno certificano un aumento del Pil che non si vedeva da sei anni. Nel periodo preso in esame, la crescita è stata dello 0,4%, mentre sull’anno precedente è stata dell’1,5%. Tra i fattori che hanno contribuito a questo risultato c’è il piano industria 4.0., che grazie all’iperammortamento del 250% ha spinto molte aziende ad investire e innovare, approfittando del bonus governativo. Decisivo anche il peso dell’export, con vendite in crescita dell’8% nel primo semestre. Guardando più da vicino i settori, il comparto industrie alimentari e bevande mette a segno un +2,5% rispetto a giugno 2016, mentre nel primo semestre dell’anno la progressione è dell’1,4%. Più problematico lo scenario di agricoltori e allevatori, che registrano il segno meno a causa del caldo e della siccità. Colture del grano, ortofrutta e vino sono i settori più provati dalle condizioni climatiche avverse, ma anche la produzione di fieno destinato alle stalle è crollata del 60%, con ricadute pesanti sugli allevamenti, in particolare su quelli da latte.
Cresce il Pil italiano: +1,5% sul 2016. Bene il food, cala l’agricoltura
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