Roma – A luglio sale nuovamente l’indice Fao dei prezzi alimentari: +1,6% rispetto a giugno, perlopiù sulla scia dell’aumento dei prezzi internazionali di carni e oli vegetali, e +7,6% rispetto al luglio 2024. Nonostante questo incremento mensile, l’indice rimane per il 18,8% al di sotto del picco del marzo 2022.
In particolare, l’Indice Fao dei prezzi della carne si è collocato su un valore medio di 127,3 punti, in crescita dell’1,2% da giugno, corrispondente a un nuovo massimo storico, si legge in una nota dell’Organizzazione. Sull’aumento ha pesato lo slancio delle quotazioni della carne bovina e ovina, a sua volta riconducibile a una decisa domanda d’importazione, soprattutto da Cina e Stati Uniti d’America.
Quanto ai prezzi dei prodotti lattiero-caseari, l’indice ha subito un modesto calo dello 0,1% da giugno, attestandosi a 155,3 punti. Si tratta della prima flessione dall’aprile 2024. Giù anche i prezzi di burro e latte in polvere. Hanno continuato a crescere, invece, le quotazioni internazionali del formaggio, per l’effetto congiunto della vivace domanda nei mercati di Asia e Medio Oriente e della limitata disponibilità di prodotti per l’esportazione nell’Unione europea.
Lo zucchero si riporta a una media di 103,3 punti, in calo dello 0,2% dal mese precedente, confermando la sua traiettoria discendente per il quinto mese consecutivo.
